A Milano, in occasione di Expo 2015, ci sarà un confronto vero su alcuni nodi cruciali della sfida alimentare globale che ci accompagnerà per i prossimi anni. Un dibattito che culminerà nella Carta di Milano, una sorta di Protocollo di Kyoto dedicato al cibo che vuole essere:
- il documento che esprime la proposta dell’Italia sui temi dell’Esposizione Universale
- lo strumento per guidare il dibattito che si svolgerà nei prossimi mesi, e per tutte le iniziative che diventeranno eventi nel semestre dell’Expo (a partire dal Padiglione Italia)
- la dichiarazione conclusiva dell’Esposizione Universale, da consegnare al Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon quale atto di indirizzo internazionale e quale contributo alle riflessioni che saranno svolte in sede di discussione sui Millennium Goals a novembre 2015
Per la prima volta, quindi, un’Esposizione universale propone una carta di responsabilità e impegni concreti e misurabili rivolta a cittadini, governi, istituzioni, associazioni e imprese. Il documento sarà sottoposto infatti anche alla firma dei visitatori dei padiglioni per responsabilizzare ciascuno su questioni come lo spreco alimentare, il diritto al cibo, la sicurezza dei prodotti, l’agricoltura sostenibile. Tutto questo in vista dell’aggiornamento degli Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite, che proprio quest’anno saranno sostituiti dai nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, nel quale l’Italia ed Expo saranno protagonisti. Il progetto Leopoldia anticipa e sostiene le tematiche di Expo 2015 e della nascente carta di Milano attraverso la creazione del Marchio Leopoldia (“azienda agricola – produttore di qualità paesaggistica e ambientale”) che punta all’eccellenza dei prodotti agricoli del territorio legati ai temi della salvaguardia della biodiversità e dell’eco-sostenibiltà. Il marchio di “qualità paesaggistica e ambientale”, denominato “Leopoldia”, che contraddistinguerà le produzioni agricole locali a basso impatto ambientale, è stato concepito come uno strumento per intervenire anche sulle aree private, attraverso il coinvolgimento volontario degli agricoltori in grado di realizzare azioni a favore dell’ambiente e del paesaggio. L’obiettivo è favorire la conservazione e l’incremento della biodiversità delle aree agricole e seminaturali realizzando un modello innovativo per la gestione integrata degli interventi dei soggetti privati e pubblici. Il territorio rurale, gestito in modo opportuno, può infatti fornire una serie di servizi diretti per l’ambiente e la biodiversità o indiretti per una sua migliore gestione, in grado di favorire l’integrazione e la complementarietà tra politiche europee ambientali e rurali. Operativamente è proposto agli agricoltori di sottoscrivere un accordo volontario, propedeutico alla concessione del marchio di qualità ambientale, per la applicazione nell’azienda di misure eco-compatibili, secondo Criteri di gestione agro-ambientali che riguardano:
- Conservazione e miglioramento del paesaggio agrario e naturale
- Conservazione e incremento di specie target a rischio di estinzione e dei loro habitat in aree agricole e seminaturali
- Conservazione e miglioramento della fertilità del suolo
- Reimpieghi, recuperi e accorciamento della filiera
- Azioni di diversificazione dell’offerta
- Risparmio e autoproduzione energetica
Il Progetto Life Leopoldia promuove e supporta la realizzazione di una rete di azione territoriale a supporto delle politiche ambientali e gestionali del territorio favorendo una maggiore integrazione tra politiche ambientali e politiche di sviluppo rurale.