Descrizione
Muscari gussonei (Parl.) Tod. (=Leopoldia gussonei Parl.) è una piccola geofita bulbosa appartenente alla famiglia delle Asparagaceae, inserita nell’All. 2 della Direttiva Habitat come specie prioritaria di conservazione. Si tratta di un endemismo siculo puntiforme, dei litorali sabbiosi della Sicilia sud-orientale, a fioritura primaverile (Marzo-Maggio), inserito nel libro rosso della piante d’Italia come la categoria Endangered (EN) (Garbari & Di Martino, 1972; Bartolo et al. 1982). La pianta produce numerosi semi che, sulla base di osservazioni di campo, hanno con un elevato tasso di germinazione. Le possibilità di dispersione della pianta sono piuttosto limitate sia per il tipo di semi che cadono vicino alla pianta madre sia per il notevole disturbo dell’habitat 2230 (Dir. Habitat).
Habitat
Sotto il profilo ecologico Muscari gussonei cresce esclusivamente su suoli sabbiosi retrodunali più o meno consolidati, dove il substrato è piuttosto stabile e meno esposto ai venti. Dal punto di vista fitosociologico, questa specie caratterizza il Vulpio-Leopoldietum gussonei (Brullo & Marcenò, 1974), comunità psammofila (cioè adatta ed amante degli ambienti sabbiosi) primaverile, esclusiva litorali sabbiosi della Sicilia sud-orientale, rientrante nell’ordine Cutandietalia maritimae (Minisslae & Sciandrello, 2013).
In passato Lojacono-Pojero (1908), la segnalava da Terranova (=Gela) a Capo Passero. In tempi recenti Giardina et al. (2002) la confermano per Cava Randello e Cundari et al (2003) per la Pineta di Vittoria, mentre Brullo et al. (2000), (Giusso & Sciandrello 2003) e Guarino et al. (2008), la segnalano a Poggio dell’Arena ad ovest di Gela. Attualmente questa è la sottopopolazione più consistente (ca. 1000 individui), mentre le altre censite sono alquanto più esigue e frammentate.
Utilizzando come criterio di misura una griglia di maglia 2 x 2 km di lato le popolazioni ricadono in 10 maglie (Fig.1). Pertanto vengono considerate 4 location in tutto, in quanto alcune stazioni sono abbastanza vicine tra loro (Fig. 1):
- Poggio dell’Arena ad ovest di Gela;
- Le dune di Santa Lucia, C.da Mignechi e la sponda sud del Biviere di Gela;
- Passo Marinaro/Cammarana e Cava Randello;
- La Pineta di Vittoria.
Principali minacce
Nell’area si assiste ad un declino continuo della superficie/qualità dell’habitat e riduzione del numero di individui maturi: l’habitat in cui si rinviene la specie attualmente (soprattutto la location 2), principale area oggetto del progetto, è sottoposto a forti alterazioni dovute soprattutto all’intervento negativo dell’uomo che con le attività agricole di tipo intensivo (serre) è causa di inquinamento ambientale e di alterazione del paesaggio. Infatti lo spargimento di sostanze inquinanti (materie plastiche e pesticidi) e i cambiamenti di tipo strutturale che vengono effettuati per coltivare i terreni (distruzione della vegetazione legnosa, spianamento della duna) sono fortemente devastanti. Gli ambienti dunali vengono scelti dagli agricoltori a causa delle favorevoli condizioni che consentono di ottenere quantitativi di produzione alquanto sostenuti.
D’altra parte l’agricoltura sotto serra ha una forte ricaduta positiva sul piano socio-economico ed è dunque necessario dunque trovare soluzioni alternative, trasferibili ad altri siti, per rendere compatibile l’attività agricola con il mantenimento della biodiversità, preservare l’ambiente mantenendo l’equilibrio economico.
Misure di conservazione
Affinché il nostro lavoro non risulti vano sarà necessario attuare un censimento delle popolazioni esistenti e la loro protezione; imporre il divieto assoluto di sbancamento dei sistemi dunali (Cave di sabbia);
proporre incentivi all’agricoltura per la conservazione di Leopoldia gussonei nei terreni privati; Riprodurre di germoplasma locale e posizionarlo in aree idonee, sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della conservazione specie.
Studi
Nell’ambio del progetto Life+ Leopoldia sono state programmate una serie di azioni di monitoraggio (studio demografico delle popolazioni di Leopoldia gussonei, censimento degli individui di ciascuna popolazione, analisi ecologica dell’habitat, analisi fitosociologia delle popolazioni, individuazione delle principali minacce per la specie e per l’habitat, ecc.) finalizzate a comprendere le motivazioni reali che hanno determinato la riduzione e in taluni casi la scomparsa di L. gussonei e con l’obiettivo ultimo di rintrodurla in aree idonee e aumentare il numero di individui.
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