Si è concluso giovedì 24 settembre il workshop dal titolo “Il ripristino delle aree inquinate per prodotti agricoli di qualità” svoltosi nell’ambito del progetto Life+ Leopoldia, durante il corso di formazione diretto dall’Università degli Studi di Catania, nel centro visite della Riserva del Lago Biviere di Gela.
Il workshop, coordinato dal prof. Fagnano e dagli arch. Cervelli e Pindozzi, dell’Università di Napoli, ha divulgato l’esperienza del progetto Life Ecoremed, che nel contesto campano della cosidetta “terra dei fuochi” ha studiato e sperimentato l’applicazione di protocolli eco-compatibili per il risanamento dei suoli agrari inquinati.
“Paghiamo errori degli anni 40 e 50” ha dichiarato il prof. Fagnano “quando ancora non esisteva il concetto di inquinamento come viene considerato oggi. Dopo gli anni 70 e 80 si è giunti ad una nuova consapevolezza, quella attuale, legata ai processi di inquinamento non solo del suolo ma anche dell’acqua e dell’aria. E mentre in questi ultimi anni altre nazioni in Europa hanno fatto grandi progressi sul tema delle bonifiche, attuando effettive riqualificazioni dei suoli e delle matrici ambientali (terra, aria e acqua), in Italia si perseguono ancora metodi costosissimi e poco efficienti che consistono principalmente nelllo spostare i fanghi inquinati in altri siti. Le bonifiche dei suoli inquinati vanno realizzate con un approccio di concentrazione e riduzione dell’inquinamento.”
Il prof. Fagnano ha illustrato una tecnica di bonifica, innovativa per l’Italia ma utilizzata con successo da molti anni nel resto del mondo: la Phytoremediatio. Attraverso l’uso di particolari essenze vegetali o funghi i terreni vanno “filtrati” e puliti concentrando poi nelle biomasse le parti nocive e prevedendo l’utilizzo di queste biomasse contaminate. Il concetto è quelllo che con l’ausilio della vegetazione, dei funghi e dei microorganismi è possibile interagire con l’ambiente e col loro aiuto ridurre e concentrare le parti inquinate in minor spazio e anche per un possibile riutilizzo. Da questi processi vengono prodotte infatti biomasse che possono subire ulteriori processi e consentire la produzione di energia.Tali tecniche permettono di raggiungere buoni risultati con costi notevolmente inferiori rispetto alle altre.
L’esperienza del Life Ecoremed è di fondamentale importanza anche per il nostro territorio che si prepara ad affrontare problemi di inquinamento delle falde e dei suoli, derivate dalle scellerate pratiche industriali e agricole degli anni passati. Il workshop ha riscosso grande successo con la partecipazione di circa 30 auditori e ha permesso al Life Leopoldia di ampliare il proprio ambito tematico che riguarda la riqualificazione dei suoli e la gestione sostenibile del paesaggio agrario.