Finalmente il piano regolatore generale prende atto del degrado del territorio e punta l’attenzione sul verde agricolo dei siti Natura 2000 rendendolo oggetto di pianificazione
Nel procedimento di approvazione del P.R.G. di Gela interviene in maniera incisiva e sostanziale la procedura di V.A.S. che, con un articolato documento, pone prescrizioni di forte impatto sul territorio e, soprattutto, sul paesaggio agrario e naturale.
La procedura di V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica), ereditata dalle più avanzate normative europee sulla pianificazione, porta gli strumenti italiani ad arricchirsi di due principi fondamentali. Il primo, legato alla partecipazione pubblica e il secondo relativo al controllo degli effetti previsti. Nel caso del P.R.G. di Gela la procedura di V.A.S. ha arricchito lo strumento urbanistico di alcuni obiettivi derivati dall’attuale gravissimo contesto di degrado ambientale, che negli ultimi anni è diventato evidente con la pubblicazione di studi e documenti specifici. La drastica riduzione delle falde acquifere, i processi di desertificazione e l’inquinamento del suolo e delle acque sono ormai concetti risaputi che, documentati per il territorio di Gela, prefigurano una situazione di degrado da contrastare su tutti i livelli.
La procedura di Vas, col supporto delle osservazioni derivate dalle associazioni ambientaliste e dalla Lipu di Gela, ha prodotto un articolato parere, stilato dagli uffici regionali, che promuove il risanamento delle coste e la riduzione dell’impatto antropico derivato dalle costruzioni e dagli impianti serricoli. Per il raggiungimento di questi obiettivi sarà vietata la realizzazione di nuovi pozzi e di nuove serre, prediligendo invece la ristrutturazione delle serre esistenti e la loro delocalizzazione.
Tali indicazioni derivano dal Piano di Gestione delle aree S.I.C., dal progetto Life+ Leopoldia e dal riconoscimento della Rete Natura 2000 che interessa anche il territorio di Gela. Piani e azioni ufficiali, derivati da e obiettivi comunitari, che elevano il dibattito sulla gestione del territorio gelese e sulla protezione del paesaggio del golfo di Gela a livello europeo, proponendo interventi concreti di ripristino e protezione degli habitat e strumenti di promozione dei prodotti agricoli come il marchio di qualità paesaggistico ambientale.
Queste indicazioni, inoltre, dimostrano quanto sulla carta vi sia un’estrema urgenza di tutelare le risorse locali fondamentali quali l’acqua, il suolo e in generale gli ecosistemi naturali su cui si fonda la nostra sopravvivenza, quella dei produttori agricoli e dei cittadini locali, in parallelo agli habitat e alle specie di flora e fauna in via di estinzione.
L’Europa ha gli occhi puntati sul nostro territorio e richiede forti azioni per risolvere i problemi che ormai da anni vengono evitati e trascurati.