Publicata su l’Espresso del 21 agosto un’inchiesta sulla Sicilia e sui disastri che coinvolgono l’ambiente fra cui i territori interessati dal progetto Life Leopoldia
Il contesto sociale difficile in cui opera il progetto Life è stato oggetto di un’inchiesta della rivista “l’Espresso” che ha presentato uno scenario veramente deprimente e disastroso sull’inquinamento del territorio e sulla gestione del paesaggio.
L’inchiesta ha riguardato il tema della gestione dei rifiuti in Sicilia. La questione è molto delicata e riguarda l’esaurimento delle discariche, il blocco della raccolta differenziata e l’inquinamento diffuso sul territorio dovuto sia a rifiuti di tipo domestico che a quelli tossici industriali. La mancanza di un valido piano sui rifiuti e l’immobilismo ai più alti livelli gestionali e amministrativi hanno procurato notevoli danni a un paesaggio che di contro è ricco di risorse storico-archeologiche e naturalistiche e quindi particolarmente vocato alla crescita nell’ambito turistico.
Le aree SIC, del Life+ Leopoldia, sono interessate dall’emergenza rifiuti legati alla produzione serricola, che in enormi cumuli di plastica coprono grandi superfici sparse nelle aree costiere o che periodicamente vengono bruciati procurando l’inquinamento dell’aria e dei terreni. L’inquinamento dei terreni deriva anche dallo smodato uso di prodotti chimici per l’agricoltura e interessa ormai anche le falde acquifere. A questo si aggiungono i numerosissimi casi di abusi edilizi che testimoniano la difficiltà di un controllo del territorio e l’incapacità di riuscire a gestire una situazione particolarmente complessa di illegalità diffusa.
Il Life Leopoldia anche in questo ambito sta proponendo azioni di sensibilizzazione e conoscenza del paesaggio e intende, nel suo piccolo, portare un contributo valido cercando poi negli enti pubblici e nelle forze dell’ordine la complicità necessaria per raggiungere i suoi obiettivi. La regione siciliana col progetto Leopoldia e con gli altri progetti Life Natura ha assunto precisi impegni di fronte alla Comunità Europea e deve dimostrare in un ambito più globale di voler reagire e risolvere questi problemi ormai giunti a livelli inammissibili.